Le Acli sostengono il pensionamento part time

«Auspichiamo un concreto intervento sulla riforma Fornero e che il Governo si muova nella direzione della proposta di una staffetta solidale tra generazioni», afferma Stefano Tassinari responsabile lavoro e vicepresidente nazionale delle Acli, a proposito dell’ipotesi allo studio del Tesoro annunciata oggi nell’audizione alla Commissione Lavoro della Camera, di incentivi pubblici per accordi aziendali che permettano il part time ai lavoratori vicini alla pensione, in cambio dell’assunzione dei più giovani.

«Si tratta di una proposta – spiega Tassinari – che da un anno rilanciamo, a partire dalla campagna delle Acli ‘la forza del lavoro’: prevedere una sorta di pensionamento part time laddove le aziende assumano giovani almeno part time promuovendo specifici contratti di solidarietà espansivi.

Ridistribuire il lavoro, specie tra generazioni, rappresenta la possibilità di accrescere il numero complessivo di occupati e soprattutto di diffondere lavoro stabile e fiducia a favore dell’apporto lavorativo delle persone e delle famiglie più giovani che, invece, oggi manca al Paese e che significa anche sostenere l’innovazione del sistema produttivo».

«Le Acli – conclude Tassinari – guardano con attenzione a provvedimenti che prioritariamente risolvano la vicenda esodati e che consentano una maggiore flessibilità in uscita delle riforma Fornero. Solo ridistribuendo lavoro a favore dei giovani e dei trentenni è possibile far ripartire il Paese perché è in particolare questa fascia di età che più di altre se può investe nel futuro e che oggi è invece ancora drammaticamente in discesa nel numero di occupati. E’ come se il Paese invecchiasse il doppio: sia perchè non si fanno figli che perchè nel mondo del lavoro ci si inserisce pienamente in media ormai all’alba del proprio invecchiamento».