I “giovani anziani”, una risorsa per l’intera società

Una ricerca del Centro Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano ha individuato una nuova età della vita, compresa tra i 65 e i 74 anni, la cosiddetta età dei “giovani anziani“, i quali costituiscono un’ossatura importante dell’attuale società.

Numerosi sono i ruoli che questi rivestono. Nonni, volontari, caregiver, persino lavoratori. Lo studio, condotto su 900 anziani, ha fatto emergere alcuni profili molto interessanti. Più presenti come nonni, soprattutto al Sud.  Caregiver in prevalenza nel Nord-Est, mentre maggiormente impegnati in attività di volontariato nel Nord-Ovest. Dalle indagini, gli over 65 hanno risposto che l’essere coinvolti in attività di varia natura è alla base del loro sentirsi più sani e sereni e in un rapporto di non-conflittualità con la famiglia e le generazioni più giovani.

Un altro dato importante emerso è che la maggior parte degli intervistati manifesta una minor paura verso il decadimento fisico, la solitudine e in generale verso il futuro. Un aspetto senz’altro incoraggiante in grado di mettere in luce le enorme potenzialità di questa fase della vita.