L’accordo raggiunto dal Consiglio Europeo è un passo avanti fondamentale sia per l’Unione Europea che risponde con forza e rapidità ai bisogni dei suoi cittadini sia per l’Italia che ora ha una grande occasione per poter ripartire con un serio piano di investimenti”. Così il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, ha commentato l’accordo sul Recovery Fund siglato stamattina tra i Governi europei “Dobbiamo trasformare questa emergenza sociale in un’occasione per cambiare il nostro modello di sviluppo – ha aggiunto Rossini – puntando su un piano per la formazione e poi su una riforma fiscale che redistribuisca davvero la ricchezza e guardi agli ultimi e ai penultimi.”
Il Fondo di Ricostruzione Ue destinato ad aiutare i Paesi colpiti dal Covid19 sarà di 750 miliardi e verrà alimentato dall’emissione di eurobond. L’Italia ne sarà il primo beneficiario: otterrà risorse per oltre 208 miliardi, più del 10% del nostro PIL così suddivisi: aiuti per 81.4 miliardi (3.8 in meno rispetto alla proposta iniziale della Commissione) e prestiti agevolati per 127 miliardi (38 in più rispetto alla suddetta proposta).
“Oggi il nostro paese deve dimostrarsi all’altezza della fiducia che l’Unione Europea ha avuto nei nostri confronti perché aldilà delle prese di posizione che si sono susseguite in questi giorni che hanno visto da una parte i “solidali” e dall’altra i “frugali”, il risultato è un enorme apertura di credito nei confronti dell’Italia, non solo meramente economica ma anche politica.” Ha aggiunto Il Vicepresidente FAI, Matteo Bracciali.
Fonte: www.acli.it