Il 14 settembre è la data fissata dal Ministero dell’Istruzione per la riapertura delle scuole. Molti docenti stanno approfittando della pausa estiva per verificare le loro posizioni pensionistiche in attesa della circolare del MIUR che apre la possibilità di inviare le dimissioni dal comparto scuola.
Il termine per la presentazione delle domande di dimissioni volontarie dal servizio per i dipendenti della scuola varia in base a quanto comunicato nella circolare, ma di solito esso si colloca tra i mesi di Novembre e Dicembre.
Le domande di cessazione dal servizio devono essere presentate con le seguenti modalità:
– il personale Dirigente
Scolastico, docente, educativo ed ATA di ruolo, compresi gli insegnanti
di religione, utilizza la procedura web POLIS “Istanze on line”;
– al personale in servizio all’estero è consentito presentare l’istanza anche con modalità cartacea;
– il personale delle province di Trento, Bolzano ed Aosta presenta le domande in formato cartaceo direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità.
Nel compilare la domanda di cessazione è necessario che il richiedente dichiari espressamente la volontà di cessare comunque o di rimanere in servizio, una volta che sia stata accertata la eventuale mancanza dei requisiti.
Per chi ha maturato il diritto alla pensione, la procedura delle dimissioni non basta. È necessario inviare apposita domanda telematica all’INPS.
Le scadenze imposte dalla circolare del MIUR non riguardano la domanda di pensione ma solo quella delle dimissioni volontarie.
La domanda di pensione va presentata in modalità esclusivamente telematica alla sede INPS competente in base alla sede di servizio.
Per poter accedere alla pensione, i dipendenti del comparto scuola devono raggiungere:
Pensione di vecchiaia
– per uomini e donne: 20 anni di contributi entro il 31 agosto 2021 e 67 anni di età entro il 31 dicembre 2021
Pensione anticipata
– per le donne: 41 anni e 10 mesi di contributi entro il 31 dicembre 2021
– per gli uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi entro il 31 dicembre 2021
Opzione donna
– Per le sole donne resta in vigore la norma che consente l’accesso alla pensione con 58 anni di età e 35 anni di anzianità contributiva, entrambi maturati entro il 31 dicembre 2019
– L’assegno pensionistico verrà conteggiato per intero con il sistema contributivo
Pensione Quota 100
– 62 anni di età e minimo 38 anni di contributi al 31 dicembre 2021
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Katia Marazzina
Fonte: www.patronato.acli.it