Avere una vita sociale attiva aiuta a ridurre il rischio di demenza da anziani. È quanto emerge da una nuova ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pittsburgh e pubblicata sulle pagine della rivista Journal of Gerontology: Psychological Sciences. Lo studio, condotto su 293 partecipanti 83enni, indica, infatti, che il cervello degli anziani con abituali rapporti sociali si presenta in migliori condizioni di salute rispetto a quello di coetanei più isolati socialmente.
Dallo studio si è appurato che i partecipanti con una vita sociale più ricca avevano un cervello più in salute dei coetanei isolati, anche in aree chiave note per essere coinvolte nella demenza. Inoltre, la socializzazione è legata a un maggior volume di materia grigia e una più alta integrità dei neuroni.