La campagna vaccinale in Italia procede con tempistiche differenti tra loro. Alcune regioni sono indubbiamente in ritardo rispetto al cronoprogramma nazionale. Calabria e Sardegna hanno somministrato poco più della metà delle dosi ricevute, molto distanti in classifica da Campania e Piemonte, che sono oltre il 70% di vaccini utilizzati. Valle D’Aosta e Bolzano superano persino l’80%.
Ad oggi il totale delle somministrazioni ha superato la cifra di 4,4 milioni e sono tre milioni gli italiani che hanno ricevuto almeno una dose (circa 1,4 quelli che hanno ricevuto anche la seconda).
I dati, abbastanza eterogenei, restituiscono diversi risultati in ogni regione a seconda degli obiettivi: la Lombardia ha il maggior numero di persone con la totale copertura vaccinale, ovvero quelle che hanno ricevuto anche la seconda dose (oltre 240mila), seguita da Emilia Romagna, Piemonte, (entrambe circa 140mila), Lazio (quasi 130mila), Campania (120mila), Veneto (116mila) e Sicilia (111mila).
Il Lazio ad esempio è una delle Regioni più virtuose in questo senso e dopo over 80, personale della scuola e della pubblica sicurezza, ha aperto ai fragili; aprirà a breve anche ai caregiver, agli over 70, e agli under 65.
In generale, sono 82.324 gli anziani tra gli 80 e 89 anni ad aver ricevuto almeno la prima dose (il 15%), 60.140 gli over 90 (25%). Nel Veneto gran parte delle persone con oltre 90 anni hanno ricevuto la seconda dose.