Il Senato ha approvato il ddl n. 2066, conversione in legge del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2, inserendo tra le modifiche l’emendamento proposto dalle Acli insieme ad Arci e Forum del Terzo settore (ripreso da due emendamenti identici a firma dei senatori De Petris, Errani, Grasso, Laforgia, Nugnes, Ruotolo l’uno e della senatrice Valeri l’altro). Per avere il parere favorevole, rispetto al nostro testo, è stata riformulata, in particolare, un’aggiunta finale che sottolinea di fatto come il consentire la continuità dell’attività di somministrazione alle disposizioni previste per analoghi esercizi commerciali non significhi poter riprendere il resto delle attività, insieme al rimarcare l’obbligo di evitare assembramenti.
Questo il testo dell’emendamento:Art. 2-bis (Somministrazione di alimenti e bevande nei circoli ricreativi, culturali e sociali del Terzo settore) 1. Fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, la sospensione delle attività dei (centri = cancellato) circoli ricreativi, culturali e sociali, adottata nell’ambito delle misure di contrasto e contenimento alla diffusione del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, non determina la sospensione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande delle associazioni ricomprese tra gli enti di Terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, che possono proseguire nel rispetto delle condizioni e dei protocolli di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente per le attività economiche aventi il medesimo o analogo oggetto e secondo modalità tali da evitare qualsiasi forma di assembramento, anche occasionale, o qualsiasi forma di aggregazione per le finalità proprie dei predetti enti.».
Ora attendiamo nei prossimi giorni l’approvazione della Camera e guardiamo al Governo ribadendo la nostra richiesta che l’imminente approvazione del Decreto Sostegno (ex Ristori 5) preveda sia l’aumento del Fondo straordinario per il Terzo settore, portandolo da 70 a 300 milioni, sia la proroga della scadenza per l’accesso ai prestiti garantiti anche per il Terzo settore non commerciale, così come avvenuto per i soli soggetti commerciali nella “distratta” conversione in legge del decreto Milleproroghe.
Fonte: www.acli.it