In Italia vivono 14 milioni di over 65 che diventeranno, nel 2030, 16 milioni. Nel 2100 si prevede che l’Italia sarà il terzo paese più «vecchio» al mondo con un’età media di 53,6 anni, dopo Giappone e Corea del Sud.
In Italia i silver sono una generazione più benestante delle generazioni precedenti e successive: con oltre 20,3 mila euro il reddito reale equivalente delle famiglie con a capo un over 65 è superiore dell’11% rispetto al totale e del 25% rispetto alle famiglie con a capo un under 34. Si tratta poi di un trend in costante crescita: la quota di ricchezza della parte più anziana della popolazione sul totale delle famiglie italiane è passata in 20 anni (dal 1995 al 2016) dal 20,2% a quasi il 40% del totale. Rispetto al passato, gli over 65 hanno modificato stile di vita e abitudini. Sono il «perno familiare»: oltre nove milioni di nonni si occupano dei nipoti e oltre sette milioni contribuiscono con risorse economiche alla famiglia di figli e nipoti.
In Italia, il valore aggiunto riconducibile ai settori economici in cui gli anziani hanno un impatto diretto è di almeno 43,4 miliardi: i settori più interessati sono quelli dell’abitazione, della sanità e della spesa alimentare. Ma è in crescita anche l’interesse globale per la tecnologia assistiva e per tutte quelle soluzioni innovative che contribuiscono all’autosufficienza.