In occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, che si tiene ogni anno il 3 marzo, è bene ricordare che, in Italia, sono 7 milioni le persone con problemi di udito (il 12,1% della popolazione). In particolare l’ipoacusia colpisce il 20% degli over 64, meno del 6% supera questa difficoltà facendo ricorso all’apparecchio acustico, mentre il restante 14% non fa ricorso ad alcun ausilio e rimane con un problema uditivo.
Il deficit uditivo, secondo i dati rilevati nel quadriennio 2017-2020, coinvolge ugualmente uomini e donne, aumenta all’avanzare dell’età, interessando il 47% degli ultra 85enni e a soffrirne maggiormente sono i residenti nel Meridione (25% vs 20% del Centro e 17% del Nord).
Un deficit fortemente associato allo svantaggio socio-economico e coinvolge di più le persone economicamente più svantaggiate e meno istruite.
Soprattutto, il profilo di salute e la qualità della vita delle persone con problemi di udito sono più compromessi rispetto al resto della popolazione. Secondo le stime, sono maggiori le prevalenze di: sintomi depressivi; cadute; isolamento sociale.