Le Acli esprimono preoccupazione sulle riforme del premierato e dell’autonomia differenziata le cui ricadute sulla democrazia e sulla tenuta dell’unitarietà del Paese potranno segnare profonde divisioni e una maggiore distanza tra i cittadini e le istituzioni. Elezione diretta del Presidente del Consiglio e decentramento senza garanzie di poteri legislativi e funzioni amministrative, rispondono più alla logica da patto di legislatura che alla ricerca di soluzioni possibili che migliorino la vita di milioni di cittadine e dei cittadini italiani. Non meno gravi sono le circostanze entro cui nascono queste riforme.
Lì dove, nel Parlamento e nel Paese, il processo di revisione costituzionale richiederebbe un clima di aperto confronto, si registrano episodi di conflitto e di violenza verbale e fisica mentre il decadimento culturale cresce, anche tra i giovani attivisti, tra i rigurgiti nostalgici del fascismo.
Per testimoniare che per le Acli esiste una sola Italia, democratica e antifascista, il 18 giugno prossimo aderiremo alla manifestazione unitaria “In piazza a difesa della Costituzione e dell’unità nazionale”.
Fonte: www.acli.it