“L’ espandersi della guerra nel Medio Oriente non può che generare angoscia e preoccupazione, perché segna un’ escalation dagli esiti imprevedibili. – ha dichiarato il Presidente nazionale delle ACLI, Emiliano Manfredonia – La decisione unilaterale e probabilmente illegale del Presidente Trump di colpire alcuni siti nucleari iraniani non rimarrà priva di conseguenze, e si può già prevedere che molte altre vite umane verranno spezzate, alimentando la spirale dell’ odio e della vendetta.
Non si tratta qui di difendere un regime indifendibile, ma di affermare quei principi di diritto internazionale , autentico presidio contro l’affermarsi della legge del più forte, che ha prodotto le più grandi tragedie dell’ umanità: non hanno dunque insegnato nulla le vicende dell’ Iraq, dell’Afghanistan e della Somalia?
Le vere condizioni di sicurezza si costruiscono “disarmati “ con la diplomazia, con la valorizzazione assoluta degli organismi internazionali a presidio della coesistenza dei popoli.
Chiediamo al nostro Governo e all’ Unione europea di dissociarsi formalmente da questa azione sconsiderata, che non porterà alla pace e che aumenterà l’insicurezza a livello globale .
Chiediamo anche di voler riconsiderare su base europea la strategia delle alleanze militari, e comunque di voler riaffermare il primato della costruzione della pace, che l’opinione pubblica del nostro Paese e del nostro Continente ha più volte dimostrato di avere a cuore, da ultimo con la grande manifestazione di ieri a Roma.
E certo occorre riflettere sulla crisi dei sistemi democratici, nel momento in cui essi cadono in mano a persone senza scrupoli che violano i principi costituzionali e le procedure legali in nome di un potere autocratico che sempre meno si differenzia dalle dittature.
Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra: il grave ammonimento di Pio XII che risuonò nell’ estate del 1939 è stato richiamato pochi giorni fa da Leone XIV , con un appello al dialogo e alla forza della diplomazia.
Lo facciamo nostro nella preghiera e nell’ impegno perseverante per la pace, – ha concluso Manfredonia – che è la giustizia e la vera democrazia.”
Fonte: www.acli.it