Le ACLI, insieme ad altri rappresentanti della società civile e delle istituzioni democratiche italiane ed europee, hanno sottoscritto una lettera aperta al Ministro degli Esteri Antonio Tajani per esprimere forte preoccupazione in merito alle sanzioni imposte dal governo statunitense e alla campagna mediatica ostile promossa da Israele contro Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati.
Francesca Albanese, cittadina italiana, svolge un ruolo delicato e di grande responsabilità all’interno delle Nazioni Unite. Le pressioni e gli attacchi ricevuti – sia sul piano personale che istituzionale – rappresentano una grave violazione non solo della sua figura professionale, ma anche dei principi fondamentali che regolano la cooperazione internazionale e la tutela dei diritti umani.
Nel testo della lettera, firmata da ex Presidenti della Camera, europarlamentari ed esponenti di associazioni impegnate nella difesa della democrazia, si chiede con fermezza che le istituzioni italiane intervengano a tutela della sua persona e del suo incarico, riaffermando il valore del diritto internazionale e del ruolo dell’ONU in uno dei teatri più tragici e complessi del nostro tempo.
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LETTERA APERTA
Al ministro degli esteri, on Antonio Tajani
Gentile ministro,Le scriviamo in merito alle sanzioni promulgate dal governo USA ed alla campagna di stampa organizzata dal governo di Israele contro la dottoressa Francesca Albanese in ragione della sua attività svolta nelle vesti di relatrice speciale dell’ONU per I territori palestinesi occupati. Si tratta di una cittadina italiana che svolge un ruolo importante per una istituzione fondamentale che tutela il diritto internazionale e perciò andrebbe lei stessa tutelata. Siamo rimasti estremamente colpiti come ex Presidenti della Camera che hanno sempre avuto a cuore la tutela della propria istituzione e dei propri componenti, come ex membri di una istituzione quale il Parlamento Europeo e come rappresentanti di associazioni che curano la memoria e l’attualità della democrazia da questa che ci appare come una duplice azione che colpisce non solo una persona, una cittadina del nostro Paese, ma la funzione che esercita. Questo esercizio svolto dalla dottoressa Albanese appare a noi, ma crediamo evidente nel suo stesso essere oggettivo, profondamente in sintonia con le funzioni attribuitele e con i valori e i compiti dell’organismo che le ha assegnate. Peraltro svolto in una situazione di estrema difficoltà e in un contesto che definiamo tragico. Può essere anche legittimo avanzare dubbi o critiche. Quello che ci appare inaccettabile è comminare sanzioni arbitrarie e che appaiono prive di legalità internazionale o organizzare campagne sulla persona. Qui ci sembra che si vada in direzione di una volontà di impedire una funzione colpendo una persona. Crediamo che in quanto cittadina italiana, funzionaria di una istituzione come l’ONU cui il nostro Paese partecipa, la dottoressa Albanese debba essere sostenuta e tutelata dalle nostre istituzioni. Nella fattispecie ci rivolgiamo a Lei in quanto ministro degli esteri e dunque autorità che dovrebbe rappresentare questa esigenza verso i governi di USA e Israele, rapportandosi all’ONU. Rimanendo in attesa di un cortese riscontro le inviamo i nostri saluti.
Fausto Bertinotti già presidente della Camera
Roberto Fico già presidente della Camera
Claudio De Fiores presidente CRS
Emiliano Manfredonia presidente Acli
Gianfranco Pagliarulo presidente ANPI
Luisa Morgantini già europarlamentare, vicepresidente del PE
Roberto Musacchio già europarlamentare
Pasqualina Napoletano già europarlamentare
Fonte: www.acli.it