L’inizio delle operazioni di terra dell’ esercito israeliano contro Gaza segna una nuova tappa di questa guerra disumana il cui conto lo pagano soprattutto i civili.
La sicurezza di Israele non può coincidere con il genocidio del popolo palestinese, e i progetti su Gaza così come l’aumento esponenziale delle colonie in Cisgiordania fanno ormai pensare che vi sia una strategia che va ben oltre la reazione alle orrende stragi del 7 ottobre.
Chiediamo al nostro Governo, all’ Unione europea, alle Nazioni Unite, a tutti i soggetti responsabili, se ve ne sono ancora, di mettere fine a questo scempio, di applicare severe sanzioni contro Israele, di agire per il ripristino della giustizia, la liberazione degli ostaggi, il ritorno dei profughi, una pace giusta.
Non è più possibile tollerare questo orrore, perché significa diventarne complici, ancora più di quanto lo siamo adesso.
Fonte: www.acli.it

