Dai Cantieri Culturali al Mediterraneo: Sabir 2025 chiude nel segno dell’incontro e della resistenza

Si concluderà questa sera ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo, con la performance del Palestinian Circus e il concerto di Murubutu live con band e TÄRA, l’undicesima edizione di Sabir, il Festival della società civile del Mediterraneo.

L’edizione di Palermo ha visto la presenza di rappresentanti di circa 50 associazioni, reti e movimenti internazionali che in questi anni hanno attraversato il Festival, e una grande partecipazione, con oltre 2000 persone e più di 250 relatori e relatrici per 57 eventi: 25 seminari e incontri internazionali, 6 formazioni per operatori del settore e giornalisti, 10 presentazioni di libri, 6 spettacoli e performance, 5 concerti, 3 mostre e installazioni, 2 laboratori per ragazzi. Il tutto gestito grazie alla presenza di 50  persone tra staff e volontari.

Temi centrali di questa edizione l’esternalizzazione delle frontiere e i diritti delle persone migranti, la libertà di informazione nei contesti di guerra, la cittadinanza e le  nuove generazioni, il clima e le migrazioni forzate, la giustizia per la Palestina e la  solidarietà internazionale, i linguaggi dell’arte e della cultura come strumenti di resistenza.

Tra le novità la collaborazione con il Festival delle Letterature Migranti che si è svolto in concomitanza con Sabir.

Altra importante novità di questa edizione la 56° sessione del Tribunale permanente dei Popoli, che si è tenuta sempre negli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa e che si concluderà oggi alle 19 con la dichiarazione finale.

Al termine del Festival domani, 26 ottobre, è in programma l’evento Sabir incontra Ustica, con la visita al cimitero dei deportati libici sull’isola. Un ritorno a Ustica per rinnovare l’omaggio ai resistenti libici lì sepolti, per innaffiare simbolicamente l’olivo che è stato piantato in memoria, e per ascoltare dalla viva voce degli isolani la storia delle deportazioni coloniali e del confino di Gramsci e degli altri antifascisti, anche loro relegati nell’isola.

Nato nel 2014, ad un anno dalla strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, il Festival Sabir è organizzato da ARCI in collaborazione con A BUON DIRITTO, ACLI, ALTRECONOMIA, ARCS, ASGI, CARITAS ITALIANA, CARTA DI ROMA, CGIL, UCCA, UNIRE, con il contributo di Gruppo HERA, BPER:, Fondazione Finanza Etica – Valori, e la media partnership del quotidiano il manifesto e della DIRE, Agenzia di stampa nazionale.

Fonte: www.acli.it