Il 1° gennaio 2015 è una data spartiacque nella storia dell’Isee, che dopo un lungo lavorio di attese, ritardi e revisioni protrattosi per un paio d’anni, segna una volta per tutte l’entrata in vigore della riforma avviata nel 2012 dal Governo Monti sull’indicatore di ricchezza familiare. Tale indicatore, com’è noto, può assicurare, tramite esenzioni o agevolazioni tariffarie, l’accesso a servizi di varia natura, ad esempio socio-sanitari o di studio. Per elaborarlo occorre partire da una base oggettiva, la più dettagliata possibile, che restituisca l’immagine esatta del livello di benessere del nucleo familiare di cui fa parte il dichiarante. Questa base è la Dsu – Dichiarazione Sostitutiva Unica -, praticamente la “radiografia” che scandaglia la condizione interna di qualunque nucleo: dati anagrafici in primis, rapporti parentali, convivenze, separazioni, ma soprattutto redditi e patrimoni.
Il Caf Acli è già pronto per elaborare le nuove dichiarazioni Isee, anche se lascia perplessi la temporalità della scadenza della dichiarazione che rischia di creare problemi di sopraffolamento agli uffici del Caf.
Informazioni ul nuovo Isee presso gli uffici del Caf Acli e sul sito caf.acli.it.