E’ questo il progetto che vede protagonista la Fap Acli di Padova che da alcuni anni ha attivato lo sportello di sostegno psicologico agli anziani.
Lo sportello ha come obiettivi fondamentali:
Sostegno e promozione della ristrutturazione personale e familiare dopo un pensionamento, una malattia, un lutto.
Durante il corso della vita si presentano spesso momenti di crisi, intesa come la rottura dell’equilibrio dei rapporti, all’interno di un sistema.
Il pensionamento, una malattia, un lutto, la difficoltà nella gestione quotidiana, rappresentano dunque cambiamenti inevitabili nella gestione emotiva e pratica della vita di ognuno.
Spesso studiare soluzioni con una persona competente, implica poter nuovamente riprendere il controllo dei propri vissuti alternative per avere una parte attiva nella propria vita e nella società.
Ricerca di soluzioni funzionali nella gestione di situazioni in cui l’anziano non sia più autosufficiente, sostegno alla famiglia che lo segue.
Nel momento in cui la persona anziana sia bisognosa di cure, è necessario trovare nuove regole di funzionamento del modello familiare, considerando le dinamiche affettive ed emotive delle persone coinvolte, le difficoltà di organizzazione gestionale, la conoscenza delle modificazioni, che nel tempo, potranno dover essere attuate.
A volte le soluzioni possono anche essere semplici, la difficoltà è spesso definire con precisione il problema.
Ma oltre a questi scopi specifici il servizio si sta allargando, grazie anche all’impegno dei volontari:
Il Servizio è affiancato da un ‘Segretariato Sociale’, in grado di direzionare gli anziani su molteplici questioni: dal prendere gli appuntamenti per la visita medica nella giungla dei vari CUP, al mettere in ordine i documenti fiscali , all’accompagnamento nell’assunzione di medicinali (a volte si tratta di fare dei semplici schemi….che guidino le persone), al semplice ‘ascolto’ dei bisogni e delle speranze della persona anziana.
Inoltre, il Servizio ha raddoppiato l’intervento, trovando una seconda sede all’interno di un Circolo Acli (Centro Sociale Portello): L’intervento che la psicologa sta portando avanti, non potendo limitarsi ad una forma di sostegno psicologico, si è trasformato in un intervento di animazione : espressione riduttiva per indicare che sono stati messi in atto laboratori di canto (il quartiere era frequentato una cinquantina di anni fa da ‘artisti’ e quasi tutti i soci cantano la ‘lirica’), iniziative di socializzazione di gruppo (una sorta di terapia di gruppo), interventi domiciliari presso anziani a rischio (accompagnamento singolo, da parte di giovani laureati, in collaborazione con l’Università di Padova), creazioni di occasioni di socializzazione (carte, tombola) con particolare attenzione alla rieducazione personale, all’allontamento da forme di dipendenza e al coinvolgimento delle persone sole e disadattate del quartiere Portello. Nel 2015, questo intervento verrà supportato ed integrato da un progetto specifico promosso dalle Acli attraverso il 5×1000. I locali gestiti dal Centro Sociale Portello sono di proprietà del Comune di Padova, che li concede al Centro Sociale Portello per fini solidaristici: è iniziato un dialogo anche con il Comune (consiglio di quartiere 1 centro).