Arriva dall’Università di Lecce un importante contributo alla ricerca di nuove soluzioni tecnologiche per il controllo e l’assistenza domiciliare degli anziani a “distanza”. Recentemente, presso il Centro di ricerca dell’Università del Salento (Cnthi), si è conclusa la sperimentazione maturata in seno al progetto “Active Ageing at Home”, approvato dal Miur nell’ambito del cluster nazionale “Tecnologie per gli Ambienti di Vita”. Si tratta cioè di una studio, in collaborazione con aziende private e istituti di ricerca, riguardante un sistema di visione artificiale per la rilevazione delle cadute in ambienti domestici.
Grazie a queste sinergie, nelle quali sono stati coinvolti anche tesisti e tirocinanti, si è studiata la realizzazione di alcuni accessori indossabili (ad esempio, un abito) in grado di segnalare una eventuale caduta o una postura scorretta.
Il progetto, dunque, si pone l’obiettivo di realizzare servizi per persone anziane finalizzati al miglioramento della qualità della vita, tramite l’impiego di soluzioni Itc fisse e mobili. Lo scopo, migliorare il senso si sicurezza e il comfort percepito da soggetti anziani autosufficienti nell’ambiente domestico, è in linea con gli orientamenti indicati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la quale riconosce nell’autonomia e nella salute alcuni dei cardini dell’invecchiamento attivo.