E’ stato più volte ribadito come l’Italia sia una paese a bassissima natalità e con un numero di over 65 in continua crescita. Indubbiamente un dato non positivo che avrà, nel prossimo futuro, delle evidenti ricadute negative sul sistema sanitario e pensionistico. Un aspetto di cui però si è dato poco risalto – e che invece ha trovato spazio nel 50° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2016″ – è l’aumento della disponibilità economica dei longevi.
Dice infatti il Censis:” nel 1991 gli anziani detenevano il 19,3% della ricchezza nazionale totale, oggi il 34%. E poi: tra il 2008 e il 2015 il reddito medio è ulteriormente aumentato del 5,3%.
L’Italia è il secondo Paese per pensioni di anzianità e vecchiaia, voce che assorbe il 52,7% della spesa per protezione sociale contro la media europea del 40,6%. Mentre è la penultima per la voce Famiglia e minori con il 4,8% (la media europea è 7,8%).