I nonni italiani, insieme a quelli irlandesi, sono tra i più altruisti d’Europa. Secondo un’indagine europea sull’active aging, condotta in 28 Paesi, gli over 65 nostrani si classificano al primo posto per altruismo e partecipazione alla vita sociale. Sono infatti oltre 3 milioni gli anziani che si dedicano al volontariato e all’assistenza di figli e nipoti. La figura dei nuovi anziani, sempre più in buona salute, è diventata oramai centrale per le risorse che questi possono garantire alle famiglie. Degli oltre 13 milioni di over 65 italiani, 6 milioni sono del tutto autonomi e perfino il 10-15% di chi ha piccole difficoltà e dei 2 milioni in condizioni di salute scadenti dedica parte del suo tempo agli altri.
Per quanto concerne l’invecchiamento attivo, l’Italia è ferma al 14simo posto. Ai vertici troviamo Svezia, Danimarca e Olanda. Sotto di noi, Belgio, Portogallo e Spagna. Influiscono sul nostro posizionamento le minori misure per favorire l’invecchiamento attivo: ampi margini di migliorabilità si riscontrano infatti nell’accesso ai servizi, nell’istruzione per la terza età, nell’uso di tecnologie che aiutino nella quotidianità.