Uno studio dell’Imperial College di Londra, condotto insieme all’Oms, ha rivelato che nel mondo benestante un numero sempre crescente di persone raggiunge i novant’anni di vita. A guidare la classifica sono innanzitutto le donne, che quindi sembrano beneficiare di una maggiore prospettiva di vita. L’Italia si è ritagliata la nona posizione, dopo la Francia e il Giappone, ma comunque davanti agli Stati Uniti dove la condizione degli anziani non è delle migliori.
Tra i requisiti in grado di determinare – positivamente o negativamente, a seconda dei casi – questa maggiore longevità è la presenza di un sistema sanitario efficiente e funzionante, oltre chiaramente ad una dieta sana e ad una attività fisica costante ed equilibrata.
Secondo il curatore dell’indagine, il professore Majid Ezzati, il traguardo anagrafico dei novant’anni potrà essere tranquillamente superato nel prossimo futuro. Una affermazione che non solo ci permette di sperare in una vita più lunga di quella a cui siamo abituati normalmente a pensare, ma anche di rielaborare la quarta età, – in attesa della quinta – , in maniera più attiva, propositiva e scanzonata.