Il 14 luglio non è solamente la data simbolo della Rivoluzione francese, legata alla presa della Bastiglia nel 1789. Questo giorno rappresenta l’affermarsi, con un movimento di popolo, di tre principi fondamentali validi per il mondo intero, la libertà, l’uguaglianza, la fraternità.
Questi principi sembrano essere scomparsi nel dibattito sul fenomeno delle migrazioni: “Per noi è vitale aiutare le persone che fuggono da guerre, persecuzioni e calamità naturali – afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli – senza distinzione di luogo o di motivazione di provenienza. L’Italia non può affrontare questa emergenza senza l’aiuto dell’Europa. Ma non solo – continua Rossini – : occorre anche rinegoziare i rapporti con alcuni governi africani e sviluppare nuove politiche di pace, di sviluppo e di cooperazione internazionale. Resta, però, urgente l’esigenza di creare corridoi umanitari che facciano giungere in sicurezza i migranti in Europa”.
Secondo Antonio Russo, responsabile nazionale welfare Acli, “le politiche di Macron ci sembrano ostili e non aiutano il nostro Paese. È sbagliato affermare che l’Europa non è pronta ad accogliere un numero di persone assolutamente gestibile qualora redistribuito per Stati. Oggi – aggiunge Russo – le Acli saranno in molte piazze italiane per ricordare al Primo Ministro francese che gli obblighi internazionali rendono l’accoglienza obbligatoria e non facoltativa. Le Acli saranno in piazza anche per sollecitare nuove politiche europee sull’immigrazione che mettano fine alle stragi di innocenti nel Mediterraneo”.