Se si leggono i dati Istat, si scopre che “solo” il 3,8% degli over 65 è in uno stato di povertà assoluta, contro il 12,5% dei minori, eppure il dato non deve trarre in inganno. Oltre il 70% dei pensionati vive con un reddito complessivo al di sotto dei 20 mila euro annui lordi, (14.600 euro annui netti). Se poi si considerano le spese per consumi annui, una persona sola di 65 anni con un reddito netto di 14mila euro, ha a disposizione un risparmio di circa 3.800 euro da dedicare a spese per l’assistenza. Le quali possono non essere sufficienti, dove, soprattutto nei casi più gravi di infermità, è stato calcolato che si possa arrivare a spendere oltre 22mila euro in un anno.
Alcuni studi hanno stimato che circa la metà dei pensionati può permettersi un’assistenza di circa 5 ore, mentre sono molto pochi quelli che si possono garantirsi un’assistenza più continuativa o con convivenza. Da qui appare evidente che la sola pensione non possa bastare. E in un paese che invecchia velocemente, questo difficoltà economica può rappresentare un grosso problema.