Il 21 settembre scorso si è celebrata in tutto il mondo la giornata mondiale dell’Alzheimer, patologia che solo in Italia colpisce circa 600mila anziani, rappresentando un grande problema medico-sociale.
Nonostante infatti non esista ancora un farmaco o una cura in grado di arrestare o far regredire il declino cognitivo, questo appuntamento è stato l’occasione per fare il punto della situazione attraverso convegni e meeting in cui si è registrato un sostanziale accordo sulla speranza proveniente dalla dopamina, un neurotrasmettitore che potrebbe contrastare i deficit cognitivi e di comportamento provocati proprio dall’Alzheimer.
Per la malattia, che attulmente colpisce 44 milioni di persone in tutto il pianeta, non sono anbcora ben chiare le cause scatenanti, ma la ricerca promette di fare dei passi avanti nei prossimi anni.