Una recente ricerca condotta dall’Università della Terza Età di Torino, in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino ha messo in evidenza come gli anziani che mantengono in attività la mente e gli interessi hanno una visione meno pessimistica della vecchiaia rispetto ai coetanei privi di interessi specifici.
A un campione di oltre 4000 over 65 è stato sottoposto un questionario con 35 domande per valutare la percezione dell’invecchiamento tra iscritti e non iscritti all’università. Dalle risposte è emerso che gli anziani con diploma o laurea e dediti allo studio riusultano avere una visione più ottimistica della vita e del proprio futuro e una percezione più positiva del concetto di “anziano”: ad esempio, solo il 30% dei frequentanti l’università considera l’anziano uno smemorato contro l’80% dei non iscritti.