Uno studio della Washington University School of Medicine, pubblicato su Jama Network Open, ha dimostrato che bere moderatamente (una dose di alcool al giorno per le donne e 2 per gli uomini) è benefico per gli over 65 con insufficienza cardiaca i quali possono continuare a consumare la bevanda previa consultazione del proprio medico. E’ stato inoltre osservato che bere moderatamente può aiutare in termini di sopravvivenza (poco più di un anno), a parità di diagnosi, rispetto a chi è astemio.
L’alcool può dunque contribuire allo scompenso cardiaco, proteggendo a lungo termine anche quei pazienti con un cuore più fragile. Resta inteso che le persone con insufficienza cardiaca che non hanno mai bevuto prima non dovrebbero cominciare in età avanzata.