L’annuale festa delle Acli di Cosenza è stata caratterizzata, oltre che dal suggestivo itinerario proposto – sulle “Orme di San Francesco da Paola” dalla rilevante partecipazione della Fap cosentina e calabrese anche quale segno di gratitudine verso la Fap nazionale rappresentata dal Vice Segretario GiovanBattista Armelloni.
E’ stato un appuntamento articolato su due giornate:
la prima con visite guidate al Santuario di Paola e di Spezzano della Sila per approfondire la vita di San Francesco da Paola , eremita e fondatore dell’Ordine dei Minimi, patrono della Regione Calabria, promotore di una azione di predicazione religiosa che si e’ posta come difesa dei deboli, in un periodo caratterizzato dalle prepotenze dei baroni e dalla forte conflittualità tra la Corona aragonese e contro le rivendicazioni angioine. Grande taumaturgo, a San Francesco di Paola sono attribuiti un numero imprecisato di miracoli e di guarigioni che ancora oggi ne fanno uno dei Santi più venerati in Italia e nel mondo.
E con una tavola rotonda , svoltasi a Camigliatello Silano, sul tema “I nostri tesori: Accoglienza, Cultura Terra e Sapori – legami generazionali . introdotta e coordinata dal Consigliere Nazionale Acli e neo Segretario Regionale della FAP Calabria , Saverio Sergi alla quale hanno partecipato , tra gli altri, e con contributi di alto spessore ,il Vice Segretario Nazionale Vicario Fap Giovambattista Armelloni , il Responsabile Nazionale dello Sviluppo Associativo Acli Paolo Petracca ed il Presidente Regionale Acli Filippo Moscato . La ricchezza della diversità, l’ importanza dell’ascolto, l’urgenza di una nuova cultura delle Politiche socio assistenziali esanitarie che garantisca uguaglianza nell’accesso ai servizi e nelle cure, come fattore di coesione sociale e di promozione del benessere, specie per la popolazione anziana accanto alla valorizzazione delpatrimonio ambientale sono stati i motivi caratterizzanti per la costruzione di un impegno associativo per non rassegnarsi alla stagnazione e continuare a sperare nel futuro e lottare per un mondo migliore. Diritto del lavoro e diritto all’ambiente, dimensione etica e culturale dell’impegno sociale, urgente avviamento del Parco Agricolo, richiesta di una legge regionale sui “ Cantieri scuola lavoro, attivazione dei distretti del cibo, riscoperta dei grani antichi, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici calabresi sono elementi prodromi alla creazione di nuove opportunità di lavoro e di sviluppo per la regione.
La seconda giornata, invece, svoltasi al “Cupone” località montana situata nel cuore del parco nazionale della Sila , straordinario scenario naturalistico dall’alta valenza scientifica, culturale, turistica, ambientale ed estetica del luogo è stata caratterizzata dalla installazione di gazebo illustrativi delle attività ACLI, dei servizi, delle associazioni specifiche e professionali , dalla Celebrazione della Santa Messa , dalla Corsa in montagna lungo i sentieri della stessa area e da un momento conviviale.
Si è ragionato anche sulla Promozione della Cultura della Donazione degli organi e sulla conoscenza della terapia contro il dolore, assieme agli operatori della Donation Days e ISAL
Infine la visita all’orto botanico ed al Museo naturalistico i cui arredi propongono la riproduzione di flora fauna e territorio gli equilibri biologici dell’ecosistema della “Sila Grande”.
L’ escursione, lungo il sentiero didattico dove oltre alla presenza di schede monografiche sulla flora, venivano riprodotte le attività dell’uomo in montagna, quali la carbonaia, la pastorizia e la visita ai recinti dimostrativi della fauna con cervi, caprioli, mufloni, daini, ecc ed una coppia di lupi.
Sono state due giornate ricche ed intense che hanno permesso di trascorrere insieme, in serenità e spensieratezza, all’ insegna della intergenerazionalità , significativi momenti di condivisione esperienziale, di gioia e di allegria. Assieme alla famiglia Aclista tanti turisti che affollavano questi luoghi di villeggiatura e che hanno avuto modo di conoscere ulteriormente le Acli ed i loro servizi , segno di responsabile e qualificata presenza nei territori.