Di seguito la riflessione di Ivano Cursi, Vice Segretario della Fap di Ancona, pubblicata su “Avvenire” lo scorso 28 giugno:
… Ci sono tanti diritti negati. Non credo si possano classificare per importanza o valenza, ma ritengo che in questi giorni in cui giustamente si sta tanto discutendo dei sacrosanti diritti dei bambini sia necessario dar voce anche ai diritti dei membri dell’altra fascia “debole”. I nostri grandi anziani sono meno teneri, meno mediaticamente interessanti e ovviamente in genere meno “belli” da vedere; raramente urlano, addirittura spesso non parlano, ma sono la nostra storia e sono un pezzo importantissimo di ciò che siamo. Tutti. Ci dev’essere un modo per restituire a queste persone il diritto agli affetti.
Molte Rsa si sono organizzate con coscienza, coraggio e umanità. Possibile che a livello di governo nazionale nessuno pensi a linee guida comuni per garantire questi diritti? Possibile che la grande stampa non possa prendersi a cuore la nostra Memoria e queste tante, troppe persone grazie alle quali sono stati trasmessi valori e ideali di generazione in generazione, ma che ora non hanno voce? Sono scampati al Covid: non facciamoli “morire dentro” per indifferenza. Hanno poco tempo davanti… occorre fare presto.