L’Italia si trova al quart’ultimo posto, in Europa, sotto l’aspetto dell’analfabetismo digitale, soprattutto per la sua conformazione demografica: il 23% della popolazione, infatti, è composto da over 65.
Eppure, proprio il lockdown di questo ultimo anno ha indotto numerosi anziani a sviluppare una maggiore confidenza con la tecnologia. Sono ad esempio aumentati gli over 65 che hanno acquistato un cellulare o un computer per poter videochiamare i loro affetti o persino per poter svolgere da remoto le loro commissioni più quotidiane. Sono inoltre in crescita costante, negli ultimi mesi, gli account SPID, necessari per agevolare molte operazioni postali o burocratiche.
E’ possibile per cui parlare di una vera e propria rivoluzione identitaria, con inevitabili ripercussioni positive: è scientificamente dimostrato che applicarsi nell’utilizzo delle tecnologie digitali migliori le capacità cognitive e mnemoniche degli anziani, contrastando il declino cognitivo, anche lieve, che viene riscontrato in quattro persone su dieci, una volta superati i 70 anni.