In Europa, l’Italia si colloca al secondo posto, dopo la Grecia, per la spesa pensionistica che assorbe il 17% del nostro pil. Essa rappresenta la prima voce di spesa del nostro bilancio, anche a causa di un numero altissimo di over 65, il cui progressivo aumento è uno dei maggiori indicatori dell’invecchiamento generale del nostro paese.
Gli over 65, infatti, costituiscono il 21,25% dell’intera popolazione, mentre gli under 15 sono il 14% (dati 2014). Questo spiega problema futuro che l’Italia dovrà necessariamente affrontare, ovvero la sostenibilità economica delle pensioni, tenuto anche conto dell’alto tasso di disoccupazione giovanile.
E’ stato ad esempio calcolato che in Italia, per ogni sessantacinquenne, vi sono oggi appena 1,75 lavoratori, contro i 2,2 della Francia o i 3,6 della Germania. Un dato preoccupante che deve far riflettere e indurre a soluzioni appropriate.