Condannare la violenza e dire due stati per due popoli non basta, bisogna riconoscere lo stato di Palestina per disinnescare odio e violenze.

Dalla politica e dalle istituzioni, ci aspettiamo tutt’altra analisi e presa di posizione. Non è più sufficiente esprime la condanna della violenza o fare il dovuto appello ai principi ed ai valori, se poi nei fatti non vi è un’azione conseguente e coerente.
Perché non riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina ? Cosa impedisce di portare a compimento la soluzione dei “due stati per i due popoli”, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dell’Accordo di Oslo, naufragato ma tutt’ora vigente ?
Solo così, si dà senso e sostanza all’impegno per la pace, restituendo speranza e prospettiva a israeliani e palestinesi che vogliono vivere in pace, lavorare senza umiliazioni, non avere più paura di dover subire le vessazioni quotidiane, esercitare i propri diritti politici e civili in modo libero e democratico. Si romperebbe lo status quo e quella terribile normalità che causa radicalizzazione,
odio e violenza, ridando spazio e voce a chi invece è per la pace, per il rispetto dell’altro, per la convivenza.

Un passaggio della lettera (in allegato il testo completo) indirizzata a indirizzata a: Enrico Letta, Partito Democratico; Nicola Fratojanni, Sinistra Italiana; Matteo Renzi, Italia Viva; Roberto Speranza, Articolo 1; MDP Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea; Angelo Bonelli, Federazione dei Verdi; Giuseppe Conte, Movimento 5; Stelle Vito Crimi, Movimento 5 Stelle; Benedetto Della Vedova, Più Europa; Silvio Berlusconi, Forza Italia;

e firmata da:

Maurizio Landini Segretario Generale CGIL

Luigi Sbarra, Segretario Generale CISL

Paolo Bombardieri, Segretario Generale UIL

Gianfranco Pagliarulo, Presidente ANPI

Emiliano Manfredonia, Presidente ACLI

Francesca Chiavacci, Presidente ARCI

Stefano Ciafani, Presidente LEGAMBIENTE

Luigi Ciotti Presidente Gruppo Abele – Libera

La lettera inviata ai leader politici

Fonte: www.acli.it