ACLI e ConADOA si riconoscono reciprocamente quali interlocutori qualificati e privilegiati per il bene comune delle comunità, sia parrocchiali che civili, mossi dai medesimi valori generativi e volti alla creazione di relazioni virtuose per la costruzione di comunità più giuste ed inclusive, uniti nella comune missione di valorizzazione degli Enti che sul territorio si occupano della difesa dei diritti della persona, in particolare nel caso in cui la stessa sia vulnerabile o in stato di bisogno.” Queste le prime righe del protocollo stipulato ieri, 16 aprile, tra le Acli nazionali e ConADOA, il coordinamento nazionale delle Associazioni Diocesane Opere Assistenziali, durante una mattinata di studio dedicata alle nuove povertà. ✅”Oggi è una di quelle giornate belle per le Acli, perché costruiamo insieme qualcosa di buono, trovando le giuste sinergie, in un’ottica che non guarda al bene dell’associazione ma a quello delle persone che ci sono affidate, che si rivolgono a noi con fiducia” ha dichiarato Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle Acli aprendo la mattinata. ✅”Il Signore ci sprona a trovare nuove strade per andare incontro a i più fragili – ha aggiunto Mons. Roberto Campostrini, Presidente di ConADOA – ed è in questo andare incontro che riscopriamo la bellezza della cura”. ✅”L’80% delle famiglie italiane, pur avendo mantenuto nominalmente lo stesso reddito, ha perso potere d’acquisto a causa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi dell’energia – ha spiegato il ricercatore IREF, Alessandro Serini, illustrando i risultati di una ricerca realizzata dall’Osservatorio nazionale dei redditi e delle famiglie in collaborazione con il Caf Acli e l’IREF. – e questo significa che ogni famiglia perde mediamente 6 carrelli di spesa l’anno”. ✅La questione è che c’è un modello di sviluppo che tende a tagliare i fili, le relazioni tra le persone, perché se è vero che una relazione non aiuta a salvare il carrello della spesa, va detto che una persona priva di questi legami comunitari sprofonda più facilmente verso la povertà – ha detto il Prof. Giorgio Mion, associato di economia presso l’Università di Verona, commentando i dati della ricerca – Dobbiamo riportare le persone al centro dell’attenzione, il bene comune deve essere l’obiettivo strategico che enti come i vostri devono darsi, dal punto di vista politico, economico e soprattutto culturale”. ✅”Tutto quello che voi fate, tutti i gesti di solidarietà legati al mondo non profit secondo me funzionano benissimo in casi di emergenza, e il Covid ne è una prova, ma c’è anche il rischio che questo sistema assistenziale da sussidiario diventi vicario del Sistema Sanitario Nazionale, dando in qualche modo l’occasione allo Stato di non occuparsi di certe problematiche – ha aggiunto Don Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI – La soluzione è quella di trovare forme strutturate di collaborazione tra pubblico e privato, con il coinvolgimento del Terzo settore”. ✅”Questo accordo ci permetterà di favorire tante attività congiunte perché abbiamo bisogno di sviluppare tutti i progetti già in essere, come quello della raccolta delle eccedenze alimentari, ma anche di pensarne insieme di nuovi, per poter dare risposte sempre più concrete e puntuali alle tante fragilità che incontriamo quotidianamente” ha detto l’Avv. Tomas Chiaramonte, Segretario Generale di ConADOA, spiegando nel dettaglio la convenzione stipulata tra i due enti.
Fonte: www.acli.it