Giubileo dei lavoratori, Manfredonia: unità dei sindacati e una grande alleanza per un lavoro buono e dignitoso

“Ripartiamo da oggi, dal Giubileo dei lavoratori, per costruire una vera grande alleanza, non solo tra tutte le forze sindacali ma soprattutto tra loro e  le associazioni e con la Chiesa.”  ha detto Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle Acli, a conclusione  dell’incontro “Mondo del lavoro, luogo di speranza”: un momento di riflessione, confronto e proposta sulle sfide e le speranze che attraversano oggi il mondo del lavoro, a livello globale e nazionale. L’evento è organizzato dalle ACLI nazionali insieme a l’International Catholic Migration Commission (ICMC), la rivista Aggiornamenti Sociali, the Future of Work Labour after Laudato Si (FOWLS) e con il patrocinio del Dicastero per il  Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, la Pontificia Comisión para América Latina e l’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI. “L’obiettivo comune deve essere dare una svolta al lavoro per difenderlo e renderlo sempre più dignitoso e compatibile con i cambiamenti che attraversiamo. E per farlo insieme dobbiamo dedicarci anche alla ricostruzione della consapevolezza del senso del lavoro come contributo alla società e alla propria comunità. Insieme con una grande alleanza per il lavoro renderemo più forti i lavoratori sia nel reddito che nella competitività che nella dignità del loro valore sociale.”

“Papa Francesco ci ha insegnato che tutto il lavoro deve essere cura, perché  il mondo del lavoro è un mondo umano in cui tutti sono collegati con tutti – ha dichiarato Sr. Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – Ecco perché dobbiamo fare tesoro del suo insegnamento e concorrere tutti insieme a trasformare il lavoro in un luogo di speranza.”

“Tutti gli interventi che si sono susseguiti oggi ci hanno raccontato che quando si deteriora il tessuto lavorativo, si deteriora il tessuto democratico. – ha aggiunto Padre Giacomo Costa, Accompagnatore Spirituale delle Acli nazionali –  E soprattutto viceversa: quando si ricostruisce un lavoro degno, stabile, creativo, si rafforza la democrazia, si ricompone la fiducia tra cittadini e istituzioni, si riattiva il senso di appartenenza a una comunità solidale, si promuove la coesione sociale, si allarga la partecipazione, si costruiscono istituzioni affidabili, si promuovono libertà reali per tutti. E anche l’economia trova nuove energie.”

“Quello che è avvenuto negli ultimi 25-30 è stato un cambiamento di forma anche del lavoro e nella cultura politica del paese: al centro non c’è più la persona ma il mercato e il profitto. E in questa nuova prospettiva la salute e la sicurezza hanno un costo, significano fare meno profitti e quindi c’è chi non vuole affrontarli questi costi – così Maurizio Landini, Segretario generale della CGIL, durante la sessione dedicata alla prospettiva italiana – Deve tornare al centro giustizia sociale, la persona, la solidarietà e la fratellanza e devo dire che il papato di Francesco è andato in questa direzione, mi è rimasto impresso quando ci disse dovete dare voce a chi non ha voce e al limite fate rumore, ecco, noi vogliamo farlo questo rumore”

“Intanto dobbiamo utilizzare la speranza per cercare di stare insieme, per cambiare il modello perché oggi il lavoro è solo una merce e non è più il riconoscimento di una persona e invece dobbiamo dire con forza che sono l’uomo e la donna che nobilitano il lavoro. – così Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale dell’UIL –  Rispetto dell’ambiente, rispetto della dignità della persona e della dignità del lavoro, questi sono temi che non possono dividere ma possono e devono unire poi è chiaro che i tre grandi sindacati hanno origini e storie diverse ma è bello così, il pluralismo sindacale è una ricchezza perché alla fine ci ritroviamo sempre sui grandi principi, com’è successo ieri.”

“Oggi i due temi sono i giovani e le donne: è drammatico pensare che viviamo in una società che si sta invecchiando e non riusciamo a coinvolgere le giovani generazioni e allo stesso tempo continuiamo ad avere un tasso di occupazione femminile così basso – Ha detto Mattia Pirulli , Segretario confederale CISL –  La grande sfida è oggi sedersi con tutti gli attori, associazioni sindacali, associazioni datoriali e il Governo, qualunque esso sia, e fare ognuno un passo indietro per ridare davvero speranza che significa cambiamento.”

“Il rischio è quello di non riuscire ad abitare la complessità perché per prima cosa dobbiamo renderci conto che viviamo dentro un destino comune, la speranza sta proprio qui, in questa sfida – ha detto don Bruno Bignami, Direttore Ufficio nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI. – È vero come ha detto tante volte Papa Francesco,  che ne usciremo solo insieme: i luoghi di lavoro sono comunità, e i lavoratori sono la prima ricchezza che c’è, equando i datori di lavoro lo capiscono i luoghi di lavoro sono davvero rivoluzionari è lì che si crea la pace, che vuol dire sicurezza, che vuole dire condivisione e tante altre cose.”

Durante l’evento l’artista Maupal ha realizzato una delle sue opere (foto allegata) dedicata a Papa Francesco e alla sua eredità rispetto ad uno dei temi che gli stava più cuore: il lavoro dignitoso.

Fonte: www.acli.it