Il ministero della salute ha reso noti i risultati delle verifiche effettuate circa il raggiungimento, nel 2012, dei livelli minimi di assistenza nelle regioni italiane, ecco la sintesi rispetto alla situazione delle singole regioni:
Situazione regionale
La Regione Veneto risulta adempiente per tutti gli adempimenti oggetto di verifica.
Le Regioni Basilicata e Umbria devono rispondere, entro il primo semestre 2014, ad una prescrizione per l’attuazione di quanto previsto per la riorganizzazione e la messa in sicurezza dei punti nascita; anche le Regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana hanno comunque l’impegno per l’anno 2013 a completare l’attuazione del percorso nascita, ai sensi dell’Accordo in Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010.
Per le Regioni in Piano di rientro, pur rilevando un progressivo miglioramento per quanto riguarda la riorganizzazione del sistema informativo e delle reti assistenziali, persistono rilevanti e significative inadempienze.
In particolare, le Regioni Campania, Lazio e Molise evidenziano ancora criticità e ritardi relativamente, tra l’altro, all’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera, all’assistenza per malati terminali, all’assistenza domiciliare e residenziale per anziani e disabili, alla riabilitazione, all’attività trasfusionale, ai percorsi diagnostico-terapeutici e al percorso nascita.
La Regione Abruzzo evidenzia qualche miglioramento relativamente all’assistenza ospedaliera ma persistono criticità nell’area dell’emergenza urgenza, dell’assistenza domiciliare e residenziale e nell’erogazione di servizi afferenti all’area della prevenzione.
La Regione Calabria ha intrapreso un’azione di riorganizzazione complessiva dell’assistenza sanitaria regionale evidenziando un governo della domanda ospedaliera, come si evince dal decremento dell’ospedalizzazione e dalla riduzione dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza. Permangono comunque criticità in molte aree dell’assistenza, in particolare in quella relativa all’erogazione dell’assistenza territoriale, alla rete dei laboratori, all’area della prevenzione e all’emergenza urgenza. Un generale miglioramento la Regione lo ha ottenuto sulla copertura e qualità dei Flussi informativi e sulla sanità veterinaria, tematiche sotto stretta osservazione ministeriale.
Per la Regione Piemonte emergono inadempienze nel monitoraggio delle liste d’attesa e nell’area della prevenzione, oltre che nella contabilità analitica e nei flussi informativi economici.
Per quanto riguarda la Puglia e la Sicilia si evidenziano miglioramenti ma permangono alcune inadempienze; in particolare il miglioramento concerne gli effetti di governo dell’assistenza ospedaliera mentre le criticità sono ascrivibili al percorso nascita, all’emergenza-urgenza e all’assistenza territoriale.