Più si fa esercizio fisico, più si riduce il rischio di ictus. Ci sono pochi dubbi al riguardo: la probabilità di morire per cause cerebrovascolari è cinque volte più alta in chi è sedentario rispetto a chi è ben allenato. Lo sottolinea l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce. Italia).
Stabilire orari quotidiani da rispettare, con l’impegno fisso di un po’ di esercizio fisico, aiuta a preservare e migliorare l’equilibrio psicofisico durante l’isolamento e a rispettare la «tabella di marcia» dell’allenamento. Mantenere in attività le articolazioni di braccia, spalle e gambe con piccoli esercizi da fare senza troppi sforzi, come alzare le braccia e le spalle, flettere le anche e le ginocchia. Quindici minuti al giorno a corpo libero sono una buona dose di moto per non perdere il tono muscolare. Anche l’esercizio cerebrale, che mantiene le capacità intellettive, di comunicazione e memoria, preserva la salute: è importante leggere, scrivere, dedicarsi ad attività intellettuali e mantenere i propri punti di riferimento con costanza e impegno.