Che la famiglia avesse delle ripercussioni sulla longevità delle persone era un fatto risaputo, sebbene mancasse ancora un’evidenza scientifica. Ma oggi le ricadute positive sulla salute sono state verificate dalla scienza. Uno studio canadese condotto dall’Università di Toronto (ma supportato anche da un secondo studio americano presso l’ateneo di Chicago) ha infatti dimostrato che la frequentazione (fisica ed emotiva) dei propri familiari, coniuge compreso, incide positivamente sulla vita degli anziani, favorendone e determinandone uno stato di diffuso benessere psico-fisico.
Curiosamente lo studio – che ha indagato oltre tremila adulti tra i 57 e gli 85 anni – ha messo in luce come la presenza di familiari – e non la semplice cerchia di amici! – assicuri maggiori effetti benefici sulla vita delle persone. Secondo i ricercatori esiste una spiegazione per questo. Infatti, diversamente dalle relazioni amicali, sono proprio i familiari ad essere più propensi a garantire un sostegno economico ed emotivo laddove dovessero emergere delle difficoltà oggettive, come ad esempio una malattia o in occasione di decisioni importanti: una presenza – quella dei parenti – che alla fine assicura maggiore tranquillità da cui deriverebbe la possibilità di vivere più a lungo.