Un nuovo studio americano dimostra che ascoltare la propria musica preferita può ridurre le manifestazioni di ansia, stress, disorientamento e irrequietezza negli anziani affetti da Alzheimer. E quanto afferma la ricerca condotta dalla Brown University e pubblicata sull’American Journal of Geriatric Psychiatry.
A partire dal 2013 sono stati presi in esame ben 13mila anziani ricoverati in 98 case di riposo che avevano aderito ad un particolare programma che prevedeva una terapia a base di musica per risvegliare i ricordi. Questi anziani sono poi stati comparati con altri 28mila over 65 allocati in case di riposo tradizionali. I dati hanno dimostrato che l’ascolto della musica preferita riduce l’assunzione di ansiolitici e farmaci antipsicotici.
Lo studio in oggetto rappresenta solo un primo passo verso ulteriori terapie, più mirate, che proprio attraverso della musica personalizzata, potrebbero consentire di raggiungere risultati finora impensabili.