Statisticamente i casi di tumore si verificano con maggior frequenza nei soggetti over 70, spesso afflitti da altre patologie come il diabete, il colesterolo o l’ipertensione, il chè rende più difficile le cure. Ciononostante la ricerca in campo medico ha fatto grandi progressi, consentendo di aggredire la malattia e migliorare le condizioni di vita del paziente.
Uno di questi progressi è rappresentato dallo sviluppo delle nanotecnologie, come nab-paclitaxel di Celgene, un chemioterapico legato in nanoparticelle all’albumina, una proteina del plasma. Questo farmaco ha dato risultati positivi in tumori frequenti come quelli del polmone e del seno e difficili da trattare come quello del pancreas. Il farmaco agisce attraverso la tecnologia nab che consiste nell’impiego dell’albumina, una proteina umana naturalmente presente nell’organismo di dimensioni quasi nanometriche, in cui vengono racchiusi farmaci chemioterapici che vengono così trasportati direttamente nella sede del tumore.
Grazie all’impiego di questi nuovi metodi, le speranze di vita si sono quasi raddoppiate, raggiungendo ottimi traguardi nella lotta, sebbene ancora lunga, al tumore polmonare, quello al seno e quello al pancreas.