Uno studio della Rush University, pubblicato dalla rivista Neurology, ha preso in esame ben 454 anziani, di cui 191 affetti da demenza, sottoponendoli a test fisici e cognitivi una volta l’anno per venti anni. La ricerca ha messo in luce che i soggetti impegnati in qualsiasi tipo di attività, anche nelle faccende domestiche, erano meno soggetti ai rischi di demenza. In pratica più si è attivi e più si hanno maggiori capacità cognitive. Addirittura l’analisi post mortem dei cervelli ha confermato che le persone più attive in vita sono state interessate da minori lesioni cerebrali.
Nuovamente, dunque, viene ribadita l’importanza dell’attività fisica.