Diabete, ipertensione, obesità, patologie tipiche della terza età, sono in costante aumento. Al contrario i casi di demenza senile sono in forte contrazione. Tra le cause più accreditate la diffusione di una maggiore istruzione tra la popolazione anziana. Studi condotti in Inghilterra e in Spagna hanno infatti dimostrato che il livello crescente di alfabetizzazione delle nuove generazioni di over 65 riesca a contrastare la degenerazione delle cellule cerebrali.
Difatto, oltre alle buone abitudini già ampiamente conosciute (corretta alimentazione, attività fisica, dieta), aspetti come la lettura, la coltivazione di interessi, la curiosità verso il mondo possono rappresentare fattori di miglioramento per le condizioni di vita nella terza e quarta età. Addirittura, da alcuni autopsie condotte su ultranovantenni deceduti con inalterate funzioni cognitive, è emerso come i loro tessuti cerebrali siano stati in grado di arrestare patologie gravi quale l’Alzheimer.
Ulteriori studi, poi, confermano che le persone in possesso di una laurea hanno mediamente un’aspettativa di vita maggiore di 5 anni rispetto a chi ha solo la licenza elementare.