“Le notizie di un imminente attacco da parte dell’Iran contro Israele sono un campanello di allarme che deve richiamare l’impegno di tutti gli organi internazionali e nazionali, a partire dall’Unione Europea, affinché si scongiuri un’ulteriore azione di guerra che faccia esplodere la già tragica situazione nell’area”. Così Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, sui timori di un possibile attacco di Teheran nelle prossime ore.
“Temiamo che questa ennesima azione possa scatenare una reazione a catena che porterebbe solo morte e devastazione. L’allargamento del conflitto in Medio Oriente a paesi che, come noto, hanno un arsenale nucleare è un rischio che non possiamo correre. È arrivato il momento che tutte le associazioni come le nostre nel mondo si uniscano per fare pressione sui Governi affinché si apra subito una mediazione seria. È tempo di attivarsi realmente per un dialogo che faccia tacere le armi: gridiamo insieme al Papa il nostro No alla guerra e ad ogni azione che non fa altro che prolungare un periodo di morte e distruzione”.
Fonte: www.acli.it