Le città italiane risultano essere, in Europa, quelle più interessate da fenomeni da inquinamento acustico. Palermo, seguita da Firenze e Torino, sono le aree urbane dove si registrano picchi di intensità acustica preoccupanti. Un fenomeno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, alla base di alcuni disturbi del sonno, mal di testa e problemi alle funzioni uditive.
Nei casi più gravi, l’inquinamento acustico delle nostre città – clacson, motorini, sirene, auto, ecc – può interferire con la comunicazione verbale, quindi con la concentrazione, lo stato di stress, il rendimento scolastico e lavorativo, fino a diventare causa di incidenti. A questi effetti sono più esposti gli anziani e i bambini, ovvero i soggetti che già presentano disturbi dell’udito e della comunicazione.
Molte le strategie che si possono mettere in campo per abbattere i livelli di inquinamento acustico: dall’aumento degli elementi fono-assorbenti /es. alberi e piante ai mezzi elettrici, dall’utilizzo delle biciclette all’asfalto insonorizzante.