Includere l’attività di svago e tempo libero per misurare l’invecchiamento attivo e promuovere così alcuni degli hobby più comuni tra gli over 65 come viaggi, cinema, teatro. E’ quanto chiesto e rilevato da un’indagine condotta dall’Inrca – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per Anziani – che ha valutato la corrispondenza dell’agenda UE sull’invecchiamento attivo con le aspettative dei futuri pensionati. Lo studio, pubblicato sulla rivista Ageing & Society dell’Università di Cambridge, fa parte del progetto europeo Ewl – Extending Working Lives .
La ricerca ha coinvolto 133 lavoratori vicini alla pensione in tre Paesi: 55 in Inghilterra, 40 in Italia, e 38 negli Stati Uniti. Tramite una serie di interviste, a queste persone sono stati chiesti quali fossero i progetti per il futuro. Ne è stata ricavata così la correlazione con i fattori che compongono l’Indice di Invecchiamento attivo (Active Aging Index), che serve per misurare l’invecchiamento attivo in un contesto geografico attraverso vari elementi, tra cui il mantenimento di un lavoro dopo la pensione, la partecipazione alla vita sociale e familiare, il grado di indipendenza economica, l’autonomia psico-fisica.
Ne è emerso che molti anziani vogliano riprendere i propri hobby, prima impediti a causa degli impegni professionali, o di intraprenderne di nuovi, a testimonianza di come gli anziani desiderino una vita ancora attiva, fatta di viaggi, visite, attività varie. Aspetto importante che si colloca ai primi posti per importanza nell’assicurare un invecchiamento attivo e in salute.
In particolare, poi, se gli anglosassoni hanno manifestato una maggiore disponibilità a proseguire il lavoro dopo la pensione, gli italiani si sono dimostrati più reticenti, perchè timorosi di rimanere bloccati per vie delle riforme pensionistiche che cambiano di volta in volta, modificando l’eta pensionabile.