Rinnovata con la Legge di Bilancio 2021 la possibilità per le donne di accedere alla pensione anticipata con Opzione Donna.
Possono optare per questa scelta tutte le lavoratrici dipendenti del settore privato, del pubblico impiego e le lavoratrici autonome in possesso di contribuzione alla data del 31/12/1995.
Non possono usufruire di Opzione Donna le lavoratrici iscritte alla gestione separata o che intendano utilizzare tale contribuzione per raggiungere i 35 anni di contributi richiesti.
Inoltre non è possibile utilizzare il cumulo dei periodi assicurativi per ottenere il numero di anni necessari.
Vediamo quali sono i requisiti richiesti per poter accedere a Opzione Donna.
Le lavoratrici entro il 31 dicembre 2020 devono aver compiuto 58 anni di età se dipendenti, 59 anni se autonome, possedere 35 anni di contribuzione.
Possono dunque usufruire di questa possibilità di uscita pensionistica anticipata le donne dipendenti nate entro il 31 dicembre 1962 e quelle autonome nate entro il 31 dicembre 1961, a condizione in entrambi i casi che il requisito contributivo dei 35 anni venga raggiunto entro il 31 dicembre 2020.
Anche per il 2021 resta in vigore la finestra mobile per cui l’assegno pensionistico viene erogato dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti, sia anagrafici che contributivi, per le lavoratrici dipendenti; le lavoratrici autonome devono invece attendere 18 mesi.
Per il raggiungimento dei 35 anni di contribuzione sono utili tutti i contributi versati a qualsiasi titolo, quindi obbligatori, da riscatto, ricongiunzione, volontari e figurativi, ad eccezione di quelli accreditati per malattia e disoccupazione.
Il calcolo dell’assegno pensionistico verrà effettuato con il sistema puramente contributivo.
Per una consulenza personalizzata, rivolgersi agli sportelli del Patronato Acli
Fonte: www.patronato.acli.it