“Manca una visione di lungo periodo, ci vuole un grande piano per le infrastrutture del Paese e poi un rilancio della ricerca e della formazione, in particolare quella professionale”. Così il Presidente nazionale delle ACLI, Roberto Rossini, ha commentato il 52° rapporto del Censis che ha evidenziato, tra l’altro, come l’Italia sia al di sotto degli altri paesi europei per investimenti in formazione, con il 3,9% del Pil dedicato a questa voce di spesa contro una media europea del 4,7%. “Il quadro che oggi ha rilasciato il Censis non lascia presagire nulla di buono, colpisce soprattutto la mancanza di fiducia degli italiani nelle istituzioni e la paura verso gli immigrati. Ecco perché l’appuntamento della prossima primavera con le elezioni europee diventa fondamentale: un’Europa più solidale e più vicina ai cittadini che sappia rilanciare il Paese anche in termini di opportunità e investimenti è la migliore garanzia per il futuro della nostra democrazia”.
Fonte: www.acli.it