Referendum, Manfredonia: “L’astensione è un boomerang per la democrazia, il Governo non resti in silenzio

Ancora una volta, l’astensione ha rappresentato il vero protagonista della tornata referendaria, segnalando un crescente disinteresse e di sfiducia dei cittadini verso gli strumenti di partecipazione democratica.

“Dispiace davvero che sia stata fatta una campagna per l’astensione perché è un danno a lungo termine che rischia di tornare indietro come un boomerang andando a colpire anche chi ha voluto puntare sul non voto e che si farà sentire anche alle prossime regionali e alle prossime politiche – così Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle Acli ha commentato il risultato della tornata elettorale referendaria  –  L’astensione è come andare in bicicletta che quando  lo insegni poi ti rimane, ed è difficile scendere. Siamo ad un anno esatto dalle elezioni europee, una data storica purtroppo perché nel giugno 2024 per la prima volta ha partecipato ad una tornata elettorale nazionale meno della metà degli aventi diritti e dunque, un anno dopo,  c’è la conferma che l’astensionismo è la prima scelta. Ora siamo tutti chiamati a intervenire per cercare di invertire questa rotta pericolosissima per la nostra tenuta democratica: si può pensare di governare il paese con il 25% dei consensi? La democrazia deve permeare di sé tutta la vita sociale per rendere possibile la partecipazione, noi siamo pronti, insieme a tante altre associazioni, a fare la nostra parte. Ci piacerebbe ora che davvero tutto il Parlamento lavorasse a modificare le leggi sul lavoro e sulla cittadinanza: la vittoria schiacciante dei sì è un segnale che non può essere tralasciato nonostante non sia stato raggiunto il quorum”.

Fonte: www.acli.it