12 anni dall’elezione di Papa Francesco: una Chiesa viva nel soffio dello Spirito e accanto agli ultimi della terra

Dodici anni fa il Conclave eleggeva papa il card. Jorge Mario Bergoglio, che assumeva il nome di Francesco: nel ricordare quell’avvenimento epocale le ACLI si stringono attorno al Papa, grate del  miglioramento delle sue condizioni di salute, sperando che quanto prima possa essere pienamente restituito alla sua alta missione di pastore e di maestro.

Soprattutto, ci è chiaro come i processi che papa Francesco ha iniziato, fedele alla sua convinzione che questo sia più importante che occupare spazi, siano ormai in costante evoluzione all’interno della comunità ecclesiale e del mondo intero, in cui molti, anche diversamente credenti, anche non credenti, guardano a Francesco come alla guida morale di cui questo mondo tormentato e violento ha tanto bisogno.

La Chiesa in uscita desiderata da papa Francesco è una Chiesa che alza la testa non nell’atteggiamento dello scontro o dell’offensiva, ma in quello della generosità e della misericordia, frutto dell’aver conosciuto la bellezza del perdono e dell’amore di Dio e del conseguente desiderio di condividerne la gioia trasformante.

Chi è vicino ai piccoli e ai poveri e vive per essi e con essi il servizio al Vangelo coglie nel magistero di Francesco lo stile di Gesù, che passò fra gli uomini “beneficando e risanando tutti” (Atti 10,38), e dunque lo stile di una Chiesa da Lui mandata non a giudicare il mondo, ma a salvarlo, offrendo a tutti ragioni di vita e di speranza con la grazia del perdono e dell’amore. Una Chiesa, insomma, viva nel soffio dello Spirito, che nel Vangelo parla a chiunque vorrà ascoltarlo nel profondo del suo cuore.

Le ACLI, che ancora portano nel cuore e nella mente come un dono straordinario i due incontri avuti con il Papa nel 2015 e nel 2024, raccolgono una volta di più il suo invito , quanto mai attuale, a mettersi nella logica di chi costruisce la pace e che “ sa prendere posizione con chiarezza, ma al tempo stesso si sforza di costruire ponti, di ascoltare e comprendere le diverse parti in causa, promuovendo il dialogo e la riconciliazione “, e si augurano di poter ancora a lungo sentire la sua voce e seguire il suo esempio, sapendo allo stesso tempo che le grandi linee guida da lui tracciate hanno un orizzonte che va ben oltre il suo pontificato.

*Qui sotto l’approfondimento che le Acli nazionali hanno dedicato al pontificato di Bergoglio, nell’ultima puntata dei “Dialoghi dello spirito”  con gli interventi di Carlo Petrini, Luca Casarini, Chiara Giaccardi e Lidia Maggi

Fonte: www.acli.it