I lavoratori dipendenti del settore privato in possesso d’invalidità almeno pari all’80%, possono ottenere la pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi.
La pensione di vecchiaia anticipata per invalidità è un vero e proprio trattamento di vecchiaia: viene riconosciuto con un forte anticipo di età se viene accertato che il lavoratore è invalido. L’invalidità, valutata in relazione alle specifiche attitudini, capacità e mansioni del lavoratore, viene accertata dalla commissione medica dell’Inps.
Per avere accesso a questo trattamento pensionistico è necessario che venga riconosciuta una percentuale di invalidità uguale o superiore all’80% e avere raggiunto un’età anagrafica inferiore rispetto a quella necessaria per la pensione di vecchiaia ordinaria.
Infatti, oltre alla percentuale di invalidità e ai 20 anni di contribuzione, ovvero 1040 settimane, come lavoratore dipendente (esclusi i dipendenti del pubblico impiego e i lavoratori autonomi), bisogna aver compiuto 62 anni di età per gli uomini e 56 anni per le donne, invece dei 67 anni della pensione di vecchiaia ordinaria.
Una volta in possesso di questi requisiti, l’Inps differisce il pagamento di 12 mesi rispetto alla data di maturazione dell’età anagrafica.
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Katia Marazzina
Fonte: www.patronato.acli.it