“Non ci possono essere politiche attive di lavoro senza dei percorsi scolastici che partano dalla dimensione educativa della persona”. Stefano Tassinari, Vicepresidente nazionale delle Acli con delega al Lavoro, il 15 marzo 2022 è intervenuto all’Audizione informale su “L’indagine conoscitiva sui canali di ingresso nel mondo del lavoro e sulla formazione professionale dei giovani: stage, tirocinio e apprendistato”, presso la Commissione Lavoro, previdenza sociale del Senato, per portare l’esperienza e il punto di vista delle Acli sulla formazione e sul lavoro dei più giovani.
Confrontandosi con gli esperti e con i rappresentanti della Fondazione Ipe Business School, Fondazione studi consulenti del lavoro, Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti, Forma, Cenfop, il Vicepresidente delle Acli ha sottolineato il ruolo fondamentale della scuola nel percorso di crescita dei ragazzi: “Se abbiamo molti giovani Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano, è perché c’è stato un mancato funzionamento della scuola. In particolare, le scuole medie hanno un’impostazione fuori dal tempo, dove non si lavora sulle persone, sulla dimensione educativa. È l’educazione che dà vita alla vita”.
Tassinari ha condiviso le esperienze concrete di sostegno e aiuto ai giovani svolte quotidianamente dal Patronato Acli: “abbiamo incontrato nelle scuole medie ragazzi che avevano perso due anni e che nella collaborazione tra formazione professionale e istituti scolastici, sono riusciti a conseguire una qualifica. Questo dimostra che la presa in carico della persona parte dalla scuola, non quando da adulti si perde il lavoro”.
Non deve mancare, inoltre, una forma di controllo dei tirocini extracurriculari rivolti ai più giovani: “Le Acli, oltre ad un percorso di formazione dei tutor aziendali, hanno elaborato un sistema di monitoraggio quantitativo e qualitativo. La nostra indagine ci dice che se si lavora bene, si ottengono dei risultati positivi sia dal punto di vista della crescita delle competenze che dal punto di vista dell’inserimento nel mondo del lavoro. Chiediamo, però, che ci sia un sistema di monitoraggio unitario, che ci possa permettere di capire come separare i tirocini che diventano abusi da quelle realtà positive che fanno politiche attive del lavoro”. “Oggi”, ha concluso Tassinari, “non esiste più il mondo del lavoro, ma esistono i mondi del lavoro, con persone che fanno percorsi diversi”.
In allegato la Memoria Acli consegnata in Commissione e il Rapporto del Patronato Acli sui tirocini extracurriculari
La memoria Acli consegnata in commissione
Il rapporto del Patronato Acli
Fonte: www.acli.it