L’Inps paga pensioni all’estero in circa 160 Paesi. Nel 2023 le pensioni pagate all’estero sono state oltre 310mila, per un importo complessivo di circa 1,6 miliardi. Rappresentano il 2,3% del totale delle pensioni erogate dall’Istituto.
I pensionati italiani che decidono di trasferirsi all’estero registrano un trend negativo, rispetto al 2019, del 24%, andamento che riguarda sia quelli che si dirigono verso i Paesi che offrono vantaggi economici fiscali, sia coloro che, invece, sono spinti dal desiderio di raggiungere i figli nel frattempo stabilitisi all’estero. Sono diminuite le partenze verso il Portogallo, passando dalle oltre 700 del 2019, alle 114 del 2023, scendono le partenze verso la Spagna, che nel 2023 si sono ridotte di circa l’8% rispetto al 2019. Scendono anche i trasferimenti verso i Paesi dell’Est: Romania, Polonia, Bulgaria, Moldavia. Uniche due eccezioni riguardano la Tunisia, che registra un +46% nel quinquennio e l’Albania, che dai 10 arrivi del 2019 si è passati ai 100 del 2023. Diminuiscono anche le partenze verso gli USA, verso il Canada, verso l’Australia, ma anche verso la Germania, la Svizzera, la Francia, l’Olanda e il Regno Unito, tutte destinazioni scelte dai pensionati mossi dall’obiettivo del ricongiungimento familiare.
Tra i motivi che spiegano questo calo, conta molto la comunicazione digitale, che consente di mantenere rapporti quotidiani anche a distanza, e lo smart working, che permette rientri più lunghi rispetto a quelli stabiliti dalle ferie.