Diminuiti gli over 65 che fanno attività fisica

In occasione della Giornata Mondiale dell’Attività Fisica, celebratasi lo scorso 6 aprile, l’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso i dati del progetto “PASSI”, secondo cui negli ultimi 10 anni il numero di adulti fisicamente attivi è progressivamente diminuito, toccando il minimo storico in pandemia. Il dato, influenzato negativamente dalle restrizioni Covid-19 nel 2020, ha subito un lieve incremento nel 2021, pur rimanendo inferiore al trend degli ultimi anni.  La riduzione ha coinvolto in primis coloro con una situazione di difficoltà economica, non esentando tuttavia anche i soggetti con un più alto livello di istruzione e livello di benessere.

A diventare più sedentarie in special modo le donne, tra le quali la percentuale delle “attive” si è ridotta del 9%, passando dal 31 al 22%, e coloro che presentavano maggiori difficoltà economiche (passati dal 26 al 17%) tra quanti vivono da soli (28 vs 22%) e vivono nelle regioni del centro o meridione (passati dal 30 al 24%).

Ancora una volta dunque, il report PASSI evidenzia un’Italia a due velocità, in cui la diversa propensione all’attività fisica appare fortemente influenzata da fattori socio-economici e disuguaglianze.